Maradona al San Carlo di Napoli – La prima maglietta indossata da calciatore al Napoli, portata dal mitico Salvatore Carmando, il fisioterapista amico. Un video di Gianni Minà che mostra anche il celebre gol con l’Inghilterra della ‘mano de Dios’. Tutte le reti dello scudetto del 10 maggio 1987. Lina Sastri che canta Pino Daniele con Napul’è.
Ma anche palleggi e ricordi, tanti, sia di chi quello scudetto l’ha vissuto da tifoso, dallo scrittore Maurizio De Giovanni all’attore di Gomorra Salvatore Esposito, sia del protagonista di quella conquista, ancora orgoglio partenopeo, Diego Armando Maradona.
Maradona al San Carlo di Napoli, le parole di Siani
Due ore di spettacolo ‘”Tre volte 10″, firmate da Alessandro Siani che con Diego, rivela, “volevo fare un film. Poi ho pensato: ma si sveglierà alle 6 del mattino per parecchie settimane? Mangerà ogni giorno il cestino? Mi sono risposto ‘no’ e ho concentrato tutto in uno spettacolo teatrale”.
“Volevo raccontare il percorso di Diego, un uomo non facile. Spero poi che la città gli dedichi un evento al San Paolo. Quello che ho costruito deve essere solo l’inizio delle celebrazioni dei 10 anni di scudetto”.
Il progetto si è concretizzato grazie all’Art bonus e il teatro San Carlo destinerà parte della donazione ricevuta dalla Best live, che in collaborazione con Esga trading ha prodotto lo show scritto e diretto da Siani, ad attività educational per avvicinare i giovani al mondo della musica. Unica data del live oggi, diritti comprati da Discovery che attraverso il circuito Nove trasmetterà lo spettacolo in primavera.
Maradona al San Carlo di Napoli, le parole di Diego
“Mi sento come a casa come sempre mi sono sentito a Napoli. Io non tradisco. A Napoli sono stato felicissimo”, l’esordio del campione visibilmente emozionato, in completo grigio scuro e maglietta.
“Il San Carlo è una curva”, per lui, che a Gianni Minà confessa di essersi ravvicinato alla Chiesa e a “Franceschito”, come chiama il Papa, perché il Santo Padre pensa ai bambini “che muoiono di fame”, motivo anche della sua vicinanza in passato a Hugo Chavez e Fidel Castro.
“Lì dove c’è un bimbo che ha fame lì sono io”, dice, strappando l’ennesimo applauso ai 1.300 paganti (330 euro la poltronissima) in un San Carlo festoso e strapieno. Poi, davanti all’ovazione per il filmato che ripropone alcuno dei suoi gol più incredibili, le lacrime e l’esclamazione: “Vorrei che mia madre vedesse tutto questo. Io ero il suo fidanzato e a mio padre dicevo ‘se arrivavo prima io tu non eri sposato'”.
E ringrazia il padre, “che portava da mangiare a sette che eravamo a casa e lui era solo. A noi mancavano tante cose ma non l’amore”.
C’è spazio anche per parole per la gente di Napoli che vive un momento di fibrillazione criminale. “Io vorrei che i ragazzi a Napoli se la cavassero in un’altra maniera, non sparando, non prendendo la droga”, dice il Pibe de oro.
“E questi qui che vediamo – aggiunge, indicando i giovani componenti della Sanità Ensamble nella buca dell’orchestra – hanno vinto. So che Napoli ce la farà, lottando e prendendo la palla come Pepe Reina”.
La Napoli del futuro per lui sara “bellissima come sempre, ma con due scudetti in più”. Prima dello spettacolo, il campione argentino ha incontrato in camerino il presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, per un breve colloquio anche sul tema Universiadi, che nel 2019 saranno a Napoli.
De Laurentiis: Diego sarà ambasciatore del Napoli nel mondo
“Abbiamo parlato a Roma sabato scorso per diverso tempo. Appena Maradona risolverà i suoi problemi con il fisco sarà ambasciatore del Napoli nel mondo. Noi stiamo puntando su quei mercati che stanno crescendo a dismisura come la Cina, l’Oriente dove il calcio non e’ sentito come una cosa antica ma una cosa moderna per il futuro”. Cosi’ il presidente del Napoli Aurelio De Laurentiis a margine dello spettacolo dedicato a Diego Armando Maradona.
Poi rispondendo all’ex pibe de oro sulle possibilità del Napoli in Europa, dice: “Lui stando a Dubai segue qualche partita ogni tanto, ma noi siamo da sette anni continuamente in Europa. Questo Napoli è un grande Napoli e poi dopo Maradona noi abbiamo ricominciato da zero – afferma De Laurentiis -. Maradona quando è arrivato a Napoli ha trovato una squadra di Serie A mentre io sono arrivato in una società Dove non c’era più nulla”.