Il Grosseto sfrattato: il club dovrà lasciare “con effetto immediato” lo stadio Carlo Zecchini e il campo di allenamento Palazzoli. Lo ha stabilito il tribunale della cittadina toscana che ha respinto il ricorso del club contro l’ordinanza di sfratto emessa il 7 febbraio. Il proprietario dell’impianto – ovvio, in Italia – è il comune che non ci ha pensato due volte a mettere ‘per strada’ la squadra di calcio che milita in Serie D: “L’Ente – si legge in una nota dell’amministrazione – è autorizzato dal tribunale ad agire anche tramite l’uso della forza pubblica e di un fabbro” per forzar i cancelli chiusi domenica scorsa.
Come ha raccontato l’amministrazione, la magistratura ha dato il via all’immediata liberazione del Palazzoli e dello Zecchini che dovranno tornare alla piena disponibilità del Comune, anche da subito. “Eravamo e siamo consapevoli – spiega l’assessore allo sport, Fabrizio Rossi – della bontà della nostra azione e delle nostre ragioni. Il giudice del tribunale ci ha dato via libera. Ora studieremo a fondo tempi e modi d’intervento“.
Per come la vede Rossi, l’obiettivo della giunta “è duplice: salvaguardare gli impianti pubblici che da troppo tempo sono al centro di una gestione inadeguata e tutelare gli interessi dei tifosi che sono stati fino a oggi costretti a subire di tutto: la misura è colma”. Da parte dell’amministrazione non c’è la volontà di mettere la parola fine al pallone in città, anzi: “Desideriamo che il calcio a Grosseto abbia un futuro – sottolinea l’assessore Rossi – E questo passa per il rispetto delle regole, degli accordi e, non ultimi, dei tanti appassionati che seguono con tenacia e orgoglio le gesta del Grifone“.
Per ora senza campionato, con il club che naviga stabilmente in zona play out. Il prossimo appuntamento in agenda a questo punto è in estate: nella struttura sono previsti gli Europei under 20 di atletica leggera, dal 20 al 23 luglio 2017.