A fine aprile, quando dovrebbe essere pubblicato il bando per l’assegnazione dei diritti tv della Serie A per il triennio 2018-2021, Mediaset e Sky potrebbero non essere gli unici operatori ai nastri di partenza per aggiudicarsi la possibilità di trasmettere le partite del campionato italiano di calcio. Se l’interesse di Tim, che attualmente è anche sponsor della Serie A, sembra essere legato allo sviluppo della Iptv TIMvision, la possibile discesa in campo di Vodafone, già da tempo attiva sul mercato spagnolo dei diritti tv della Liga, viene accreditata oggi da un’analisi di Affari & Finanza.
La presenza di più piattaforme interessate ad aggiudicarsi i diritti tv della Serie A – scrive l’inserto economico di Repubblica – potrebbe dare l’opportunità a Mediaset di studiare alleanze flessibili con le società di telecomunicazioni interessate ad entrare in questo mercato.
Che Mediaset abbia sviluppato un suo Piano B nel caso non trovi un acquirente per Premium è ormai chiaro, sottolinea Affari & Finanza. Un piano basato sul taglio dei costi, sulla ristrutturazione dell’offerta (meno calcio ma non senza calcio e più film e serie tv).
Nel nuovo piano industriale di Mediaset, presentato in dicembre, al capitolo Premium si parlava già di “aprire” la piattaforma. L’ipotesi sarebbe di mettere sul mercato competenze tecnologiche e di marketing per fare da gestore di pacchetti di contenuti di altri.
Mediaset ha l’esclusiva per l’Italia di film e serie di due major come Warner e Universal: potrebbe organizzare canali con questi contenuti, confezionarli, seguirne la messa in onda, l’assistenza e anche la fatturazione. E magari seguirne il collocamento perfino nel bouquet di Sky. Sarebbe in sostanza un operatore di rete “neutrale”.
C’è poi il capitolo del satellite. A Cologno negano con decisione ma tra gli addetti ai lavori l’ipotesi circola ancora: si tratterebbe di iniziare ad affiancare all’offerta della pay sul digitale terrestre anche un’offerta via satellite. Inizialmente come opzione in più ai nuovi abbonati, poi si vedrà.
I costi? Irrisori quanto ad affitto di banda satellitare: un megabit trasmesso via terrestre costa fino a 17 volte più rispetto al satellite. E in Italia ci sono circa 8,5 milioni di parabole attive puntate su HotBird 13. Poco più della metà sono utenti che usano l’inaccessibile decoder Sky, ma il resto sono di Tivusat e di utenti free. E tutti ormai hanno decoder con uno o due slot per smart card. Un bacino potenziale tutt’altro che trascurabile.
E c’è chi vede nelle rimozione di Franco Ricci al vertice di Premium, sostituito un paio di settimane fa da Marco Leonardi (uomo Mediaset esperto nei diritti tv), un segnale possibile. Ricci – conclude Affari & Finanza – è l’uomo che alla nascita della pay tv di Mediaset puntò tutto sul terrestre, opponendosi senza mezzi termini al satellite.
mi chiamo davide e personalmente sky è un gradino sopra tutti . mediaset per me è un a rete vecchia e vuole credere di essere giovane ,la7 e tutti gli alri canali del digitale terrestre si stanno evolvendo .anche la rai sta facendo cose abbastanza interessanti .focus, fine living ,dmax,chiesa tv,canale 33,rai storia,rai movie ,paramaunt tv, e tante altre ciao da davide