software sport amatoriale

Dare visibilità a chi non ne ha. È questo lo scopo di Hego, la start up milanese che ha lanciato un software innovativo da inserire nei centri sportivi selezionati, che permette di ruotare la telecamera per seguire costantemente l’azione. Nel caso delle partite di calcio la telecamera full HD è posta a lato del centrocampo ed è in grado di seguire ogni singola azione di gioco e garantendo un video finale fluido. Il sistema può essere applicato anche nelle partite di tennis, alle spalle di chi scende in campo, per non perdere nemmeno un’azione del match, oltre che nel beach volley e nel basket.

L’idea del gruppo nasce da un presupposto: lo sport amatoriale è rimasto uno dei pochi mercati in cui la tecnologia non è riuscita ancora a penetrare. Il team di HEGO ha così pensato di ideare una piattaforma in cui ogni sport lover può condividere i suoi highlights preferiti su tutti i social network.

Il filmato è inoltre personalizzabile: è possibile usufruire di un video editor che permette di ritagliare e modificare il video
integrale per renderlo ad alto social appeal.

Ogni utente avrà a disposizione il proprio profilo personale myHEGO, in stile Instagram. Qui ogni player può pubblicare i propri highlights video dei match, aggiungendoci filtri e musica selezionata dalla società.

Anche le strutture sportive HEGO avranno un proprio profilo, dove saranno caricati i video delle gare di giornata. Qui sarà possibile trovare anche maggiori informazioni sul centro da parte degli utenti interessanti. Una vetrina particolare in cui farsi conoscere.

hego-start-up

Un’idea quindi decisamente innovativa, nata quasi per caso ma frutto di un lavoro durato due anni: “Il progetto è nato da un gruppo di amici, giocavamo spesso a calcetto e parlavamo per giorni delle partite – racconta Pio Fiorito, co-founder della società -. Pensavamo che fosse assurdo che al giorno d’oggi puoi facilmente registrarti mentre ti lanci con un paracadute o in attività estreme, ma non puoi ancora rivedere un momento di condivisione e agonismo quale il tuo match di calcetto, di tennis o basket. Il software è molto complesso, ci sono voluti due anni di duro lavoro perché attraverso l’intelligenza artificiale riesce a capire in che zona del campo si sta svolgendo l’azione e prevedere come si concluderà“.

Il servizio  potrebbe mettere catturare l’interesse di molti appassionati e addetti ai lavori: “Il progetto nasce dall’idea di creare una partnership con i centri sportivi, che non sono visti semplicemente come dei possibili clienti – continua Fiorito –. L’abbonamento è annuale e prevede una suddivisione dei ricavi. Per ogni singolo giocatore la spesa è davvero minima: 1 euro. Il guadagno varia in base al numero delle partite registrate. Siamo noi stessi a scegliere i possibili partner e a decidere dove posizionarci. Proprio per questo puntiamo a selezionare i migliori centri disponibili in zona. In questo primo anno partiamo da Milano, anche per un beta test, ma l’ambizione è di espanderci in tempi brevi”.

Fiorito ha le idee chiare su quali siano le caratteristiche distintive del progetto in grado di attirare i partner: “Il sistema è innanzitutto flessibile perché può essere installato facilmente e ovunque. Bastano pochissimi minuti anche per chi non ha grande familiarità con la tecnologia. Da non trascurare anche la sua economicità: i costi di produzione sono bassi e questo può consentire di adattarlo quasi a chiunque“.

Non mancano comunque le ambizioni per il futuro: “Abbiamo un dettagliato piano commerciale che pensiamo ci porterà a creare un vero e proprio social network sportivo, in cui ogni utente potrà condividere le proprie azioni. Il principale obbiettivo è arrivare a coprire il territorio nazionale entro due anni e superare i confini al terzo anno. Ci piacerebbe far conoscere la nostra tecnologia su vasta scala per entrare nel mondo semi – professionistico“.

A brevissimo è previsto il lancio ufficiale del sito, che consentirà di far conoscere a un numero maggiore di persone il progetto.

 

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Giornalista, laureata in Linguaggi dei media all'Università Cattolica di Milano. Esperienza soprattutto in siti internet e qualche incursione in TV e sulla carta stampata.