Con ben due giornate di anticipo il Chelsea di Antonio Conte ha vinto la Premier League grazie alla vittoria con un gol all’82° minuto di gioco contro il West Bromwich Albion.
In vista della sfida di domani contro l’Arsenal, che assegnerà la FA Cup, e potrà dare al Chelsea uno storico double, capace di bissare l’ultimo centrato proprio dai blues nel 2010 e mai ripetuto da altre società di Premier League, andiamo ad analizzare il gioco della squadra di Conte dal punto di vista della sua efficacia.
Il Chelsea sembra aver conquistato questo titolo con grande serenità e facilità, ma non è stato tutte rose e fiori, infatti nelle prime sei giornate la squadra di Conte conquistò soltanto 10 punti su i 18 disponibili.
La molla è probabilmente scattata alla sesta giornata dopo la pesante e meritata sconfitta contro l’Arsenal per 3-0. Fu proprio questa sconfitta che portò Conte a passare dalla difesa a 4 alla difesa a 3 come alla Juventus. Infatti seguiranno a questa decisione ben 13 vittorie di fila.
Utilizzando le statistiche pubblicate da Stats.com, abbiamo quindi deciso di spiegare l’effetto di questa decisione dell’allenatore italiano e della sua influenza su i risultati finali.
In questa immagine si analizzano gli Expected Goals (xG), ovvero i gol attesi (i gol previsti da una squadra in base a quanto creato e dove ha creato: un indice da noi già usato in passato che si può meglio comprendere cliccando questo link). Quindi vediamo che il Chelsea si posiziona quinto nonostante abbia il secondo miglior attacco, dopo il Tottenham, con ben 85 reti mentre la previsione era di poco superiore ai 60 gol.
Questo ci porta quindi al secondo grafico, la semplice differenza tra gol realizzati e gol attesi, e qui il Chelsea è primo con un surplus di circa 22 reti in più del previsto. Notiamo inoltre un Manchester United che non riesce a capitalizzare le occasioni create (tra l’altro sono già poche, dato che è sesto nella classifica degli xG). Stessa cosa vale per il Manchester City, che se avesse capitalizzato bene le occasioni avute, sarebbe sicuramente più in alto in classifica.
Se si vanno tra l’altro a considerare gli ultimi anni, il Chelsea ha un surplus positivo unico, solo il Liverpool nella stagione 2013/14 è riuscito quasi a capitalizzare quanto la squadra di Terry e compagni.
Ora però passiamo ad analizzare la fase difensiva dei Blues, dato che il passaggio alla difesa a 3 sembra aver giovato molto. Per farlo vedremo gli xG subiti, dove il Chelsea è primo, ovvero: subisce una quantità di azioni e tiri minore degli altri, con una previsione di gol subiti intorno alle 30 reti.
Se però andiamo a vedere la squadra che ha subito di meno in campionato, questa è stata il Tottenham con sole 26 reti subite, molto è dovuto probabilmente alle grandi qualità del portiere Hugo Lloris, che ha influito positivamente, evitando poco più di 10 reti in più, cosa che non è riuscita al portiere del Chelsea, Courtois che ha concesso un paio di reti in più del previsto.
Facendo invece una differenza tra le statistiche difensive con la difesa a quattro delle prime 6 giornate, con il resto della stagione, riusciamo ulteriormente a individuare la scelta azzeccata di Conte.
Naturalmente la difesa a tre comporta anche un diverso modo di attaccare e non a caso questo ha giovato nella finalizzazione. Infatti nonostante gli xG siano invariati e addirittura la media tiri a partita sia calata di circa 2.7, il Chelsea ha iniziato a capitalizzare circa 0.5 gol a partita in più.
Questo perché la squadra ha trovato maggiore efficienza nei suoi attacchi, riuscendo a gestire meglio il pallone nonostante il possesso palla sia calato (probabilmente questo è dovuto al fatto che la squadra cincischi meno palla al piede e riesca meglio ad attaccare in meno tempo).
Anche in difesa gli effetti sono evidenti, infatti col passaggio alla difesa a 3, gli xG calano di circa 0.2 a partita, mentre i tiri subiti sono quasi invariati. Significa in altre parole che la squadra non si è coperta di più ma meglio.
Quello che varia invece sono i gol subiti, infatti con la difesa a tre, per gli avversari è risultato molto più difficile attaccare il Chelsea con una difesa schierata e quindi finalizzare molto meno.
A migliorare invece è il possesso palla della difesa, dovuto alla costruzione del gioco che con la difesa a tre può partire da dietro (come accadeva e accade tutt’ora alla Juventus con Bonucci, e forse non è un caso che Conte lo abbia cercato per portarlo con sé a Londra).