È arrivata la fumata bianca per il Palermo: oggi infatti è stato ratificato l’accordo tra Zamparini e Baccaglini per la cessione del club rosanero.
Quando la trattativa sembrava sul punto di saltare, è arrivato l’ennesimo colpo di scena. Il closing, quindi, si farà, come reso noto dalla stessa società in un comunicato pubblicato sul sito: «In data odierna si sono incontrati il presidente del Palermo Calcio Paul Baccaglini e l’attuale proprietario Maurizio Zamparini ed insieme hanno ratificato l’accordo in essere da tempo, in quanto con loro soddisfazione sono finiti in maniera positiva i controlli relativi alla due diligence bancaria – si legge nella nota -. Si prevede pertanto che il passaggio di proprietà, dato i ritardi bancari, avverrà entro il prossimo 30 giugno».
Il 30 giugno non sembra una data fissata per caso: entro quel giorno infatti il Palermo dovrà iscriversi alla prossima Serie B. In attesa dell’effettivo passaggio di proprietà, per il quale mancherebbe quindi solo il versamento della cifra stabilita da parte di Baccaglini e soci (si parla di circa 70 milioni di euro), Zamparini è alle prese non solo con la ricerca del nuovo tecnico (il prescelto sarebbe Bruno Tedino, che ha sfiorato la Serie B con il Pordenone), ma anche con un’indagine della procura di Palermo per il mancato pagamento dell’Iva.
Un’indagine su cui lo stesso Palermo ha fatto chiaressa con un altro comunicato. «In riferimento a quanto sistematicamente riferito dagli Operatori dell’Informazione sul Palermo Calcio nella figura di Maurizio Zamparini, indagato, la Società intende fare chiarezza sulle motivazioni – si legge nella nota del club rosanero -. Alla chiusura annuale della dichiarazione dell’IVA 2014, la Società, essendo in difficoltà di liquido, ha chiesto ed ottenuto di rateizzare l’importo di IVA non pagato per euro 1.884.578 e l’Agenzia delle Entrate ha concesso la rateizzazione con 20 rate da euro 104.320,42 cadauna, per un importo complessivo con interessi e sanzione di euro 2.086.408,56. Ad oggi sono state pagate 9 rate per un importo di euro 938.883,94. Quanto sopra per chiarezza sull’accaduto. Si precisa, inoltre, che l’indagine della Procura di Palermo è un atto dovuto», conclude il comunicato.