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Arkadiusz Milik Foto Cesare Purini / Insidefoto

Il nuovo ranking Uefa 2018 è già pronto a fare il suo esordio dalla prossima stagione. Stiamo parlando, per chiarezza, del ranking che verrà utilizzato per i sorteggi della Champions league secondo la nuova formula 2018-2019, quella che vedrà per la prima volta 4 squadre dei primi 4 paesi del ranking direttamente ai gironi, ma che naturalmente già da quest’estate comincerà ad essere influenzato dai risultati.

Come annunciato dalla federazione europea al momento della riforma della Champions League, due sono le principali novità.

Innanzitutto le squadre avranno solamente i punti che conquistano sul campo, più i bonus (i 4 punti di qualificazione ai gruppi Champions e i 4 per gli Ottavi): sparisce, in altre parole, il coefficiente nazionale, ovvero il 20% dei punti fatti dalle squadre di un determinato paese, che andavano ad innalzare quelli di ciascuna squadra.

Il coefficiente sarà utilizzato solamente per le squadre di nuova ammissione, ovvero quelle che non hanno giocato in Europa negli ultimi 5 anni. In altre parole: sarà il punto minimo da cui partire per una squadra che non raggiunge quel livello.

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Una coreografia dei tifosi dell’Atalanta allo stadio (Foto: Insidefoto.com)

Esempio: l’Atalanta, alla prima qualificazione nel quinquennio, partirà dal 105 esimo posto, ovvero dai 12,049 punti che rappresentano il 20% dei punti italiani nell’ultimo periodo considerato. Con i bergamaschi figurano nella stessa posizione anche Sassuolo, Sampdoria e Udinese, ovvero coloro che hanno partecipato negli ultimi anni senza raggiungere almeno 12,049 punti conquistati sul campo.

Non così invece per il Torino che ha giocato una sola volta negli ultimi anni ma si trova a 13 punti (e partirà da qui in caso di prossima qualificazione) ed è quindi all’85esimo posto europeo (come l’Austria Vienna).

Davanti alle italiane, naturalmente, ci sono tutte le inglesi (posizione 99 con 12,363 punti) e le tedesche (posizione 87 con 12,656 punti) mentre le spagnole partono dalla 67esima posizione a 17,799.

Dal momento in cui l’Atalanta (o una delle altre squadre) dovesse ottenere sul campo più di 12 punti vedrà progressivamente crescere il proprio ranking.

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Marcelo con la seconda maglia del Real 2017-2018

Ma veniamo invece ai top club.

Anche il nuovo ranking terrà conto degli ultimi 5 anni, ma come detto non ci saranno più i coefficienti nazionali.

Ad esempio il Real Madrid che è primo della graduatoria parte da 134 punti che sono dati da tutti i risultati accumulati negli ultimi 4 anni (35 punti più 29, 33, 33) a cui aggiungere il bonus – per quanto riguarda il ranking di quest’anno – di 4 punti per la già conquistata partecipazione ai gironi di Champions.

Questa la nuova top ten del ranking di partenza del 2018 (tra parentesi l’incremento o decremento di posizioni in classifica).

  1. Real Madrid 134 (=)
  2. Ateltico Madrid 116 (+2)
  3. Barcellona 111 (=)
  4. Bayern Monaco 110 (-2)
  5. Juventus 107 (=)
  6. PSG 94 (=)
  7. Siviglia 94 (+1)
  8. Borussia Dortmund 83 (-1)
  9. Manchester City 82 (+3)
  10. Benfica 80 (-1)

Vediamo ora le italiane.

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I giocatori della Juvnetus festeggiano il sesto scudetto consecutivo (Foto Insidefoto)

La Juventus che rimane quinta in graduatoria, una posizione che comunque dice poco in chiave sorteggi visto che la prima o seconda fascia viene assegnata in base al fatto che una squadra vinca o meno il proprio campionato.

NAPOLI – I partenopei crescono e sono al 13esimo posto e guadagnano 4 posizioni con 70 punti. Un risultato che deve inorgoglire, alle spalle degli azzurri ci sono Chelsea e Manchester United.

FIORENTINA – La viola si conferma terza forza italiana in Europa: è 22esima a 54 punti e per ora guadagna 2 posizioni. Ma di fatto è la grande esclusa delle prossime coppe. Solo Shalke 04 e Bayer Leverkusen, tra chi è messo meglio nel ranking, non scenderà in campo nel 2017-2018.

ROMA – I giallorossi sono al 30esimo posto in crescita rispetto al 37esimo attuale di fine 2016/2017. Ripartono da 43 punti.

LAZIO – Per il club di Lotito 49esima posizione (26 punti) in discesa rispetto alla 33esima precedente. Un risultato dovuto al fatto che nel 2012-2013 la Lazio ottenne ben 20,8 punti che ora vengono scartati per effetto dell’avanzamento che tiene conto solo delle ultime stagioni.

MILAN – Se nell’urna della prossima Europa League il Milan sarà 41esimo, in quella dell’anno successivo dovrà iniziare a rimontare a partire dal 70 esimo posto, con 17 punti. Non aver giocato in Europa le ultime tre stagioni pesa tantissimo.

INTER – Stesso discorso del Milan, classifica anche peggiore. Caduta dal 45esimo al 75esimo posto. Con soli 17 punti. E l’esclusione dall’Europa League potrebbe creare un ulteriore arretramento: alle sue spalle squadre come Marsiglia, Malmoe, Everton, Austria Vienna, possono guadagnare terreno. Significa che con tutta probabilità l’eventuale qualificazione in Champions farà ripartire l’Inter dalla quarta fascia.

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