Gli imprenditori fiorentini, chiamati in causa dal comunicato dei Della Valle sulla cessione della Fiorentina, tacciono. Parla invece Luigi Salvatori, presidente della Confindustria locale, che – con una dichiarazione rilasciata oggi al Corriere della Sera – attacca i Della Valle.
«La comunicazione non è stata il punto forte di questa proprietà che pure ha fatto cose buone. Siamo pronti a dare una mano, soprattutto se fossimo coinvolti» e parla vagamente del nuovo stadio: «Lo faremo lo stesso, più piccolo» senza chiarire per conto di chi.
I Della Valle nel frattempo hanno confermato gli impegni e il piano strategico già approvato: mettere in piedi una Fiorentina competitiva e divertente che possa rientrare in Europa. Pantaleo Corvino, che oggi andrà a Milano, è stato chiaro: resterà chi vuole rimanere.
La speranza (remotissima) è che Bernardeschi anziché strizzare l’occhio alla Juve firmi il nuovo contratto da 2,5 milioni di euro, mentre Borja Valero dovrà confermare di volere l’Inter. La cessione più vicina è Ilicic alla Sampdoria, per Kalinic c’è differenza con il Milan. In entrata il prossimo acquisto potrebbe essere Politano del Sassuolo: un’ala giovane che Ventura ha già promosso in Nazionale
Sui social infuria la battaglia tra chi si augura che succeda in fretta e chi, invece, spera in un ripensamento dei proprietari marchigiani.
Ma anche sulla bacheca virtuale, solitamente preda dei contestatori più accesi, la maggioranza confida che Diego e Andrea possano tornare indietro. Nei palazzi della politica la sorpresa del primo momento ha lasciato il posto alla frenesia.
Il sindaco Dario Nardella vuole parlare con i fratelli per cercare un dialogo e trovare una soluzione pacifica alla crisi. Anche per capire cosa fare del futuro stadio nell’area Mercafir in cui la Fiorentina è impegnata a fianco dell’amministrazione comunale: un progetto che, se andasse in porto, permetterebbe alla parte nord della città un salto assoluto di qualità.
Eugenio Giani, presidente del Consiglio regionale della Toscana, sempre molto vicino alla Viola e ai suoi proprietari, lancia un avvertimento: «Ci penserei bene prima di lasciare andare via i Della Valle».
Che, alla Fiorentina, hanno dato molto, anche in termini economici: è vero che l’hanno presa quasi gratis dal fallimento di Cecchi Gori, ma in 15 anni hanno provveduto a investire 221,3 milioni di euro come documentato ieri dalla lettura dei bilanci di calcioefinanza.it.
E negli ultimi cinque, quelli del presunto autofinanziamento, hanno immesso nelle casse della società una media di oltre 14 milioni a stagione. Soldi che hanno permesso alla squadra di mantenersi oltre le proprie possibilità e di ritagliarsi una dimensione europea.
Va infatti ricordato che al momento, con il 23esimo posto europeo la Fiorentina è la terza forza italiana nelle coppe, meglio di Roma, Milan, Inter e Lazio.