Bilancio Infront Italy 2016 – Il 2016, per Infront Italy, è stato l’anno della svolta. Dopo l’arrivo del nuovo socio, il colosso cinese Dalian Wanda ha rilevato la capogruppo elvetica all’inizio del 2015, solo a metà dello scorso anno è stato deciso il ricambio manageriale con l’uscita di scena di Marco Bogarelli, deus ex machina di uno dei principali gruppi di acquisto e gestione di diritti televisivi sportivi su scala internazionale e numero uno in Italia.
Come riportato da MF-Milano Finanza, che ha preso visione del bilancio di Infront Italy Holding, finanziaria che controlla le attività operative gestite dall’amministratore delegato Luigi De Siervo, ex Rai, salito sulla tolda di comando il 20 giugno di un anno fa, la società ha chiuso il 2016 con un calo del 4,5% del giro d’affari da 259 a 247,3 milioni, registrando però un incremento notevole dell’utile netto, balzato da 6,1 a 9,27 milioni (+51,8%).
A garantire comunque i ricavi alla società sono stati i diritti acquisiti nelle principali discipline sportive storicamente in portafoglio a Infront: calcio, sci, ciclismo e il fenomeno mediatico del wrestling. Inoltre altri ricavi sono arrivati grazie ai diritti pubblicitari dello sci, della pallavolo e del golf e dalle attività di broadcasting e post-produzione video.
A questo punto la priorità di Infront è definire per conto della Lega Serie A il nuovo bando di vendita dei diritti tv per il periodo 2018-2021.
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Dopo il rinvio della prima asta, con nessun pacchetto assegnato, il management di Infront, dopo il via al roadshow internazionale per la vendita delle immagini all’estero, deve definire in tempi rapidi i nuovi pacchetti della gara che scatterà in autunno e che è fondamentale per i club del massimo campionato.
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Su Infront, però, così come su Mediaset Premium, Sky e Lega Serie A incombe la spada di Damocle della maxi multa (66,3 milioni) comminata dall’Antitrust nell’aprile di un anno fa e relativa all’asta per l’assegnazione delle immagini tv del periodo 2015-2018. La società guidata da De Siervo era stata multata per 9 milioni.
Ma ora è tutto congelato visto che poco prima dello scorso Natale il Tar del Lazio aveva annullato la decisione dell’authority. La quale successivamente, il 4 aprile 2017, aveva fatto ricorso al Consiglio di Stato. E siccome la partita è ancora aperta, la questione Antitrust e il rischio relativo al pagamento dell’ammenda sono indicati tra i fattori di rischio, non solo dagli amministratori di Infront e della holding ma anche dai revisori dei conti di Ernst&Young, che hanno approvato il bilancio della capogruppo,
Su Facebook vi ho fatto notare che avevate dato un’informazione errata, che il vecchio managment era andato via a fine ottobre e che pertanto la crescita dell’azienda nel 2016 non poteva essere la conseguenza del nuovo managment. Invece di ringraziarmi per avervi aiutato a dare notizie più corrette il mio commento è stato cancellato e avete bloccato il mio profilo. Neanche in Corea del Nord. Complimenti
Buongiorno Jack (?),
abbiamo provato a verificare nei commenti su FB, ma non ci risultano commenti cancellati. L’osservazione che Lei fa sull’uscita del vecchio management è corretta e provvederemo a correggere l’articolo.
Per quanto riguarda il profilo bloccato su FB potrebbe essere a causa di qualche altro suo commento a qualche altro post. Abbiamo messo un filtro semantico particolarmente stringente ed è possibile che il suo commento sia stato considerato non idoneo e che il suo profilo sia stato bloccato.
Ci faccia sapere.