Il Consiglio di Gestione della S.S. LAZIO S.p.A., riunitosi nel tardo pomeriggio di ieri, giovedì 21 settembre, ha approvato il progetto di Bilancio Separato e Consolidato relativo all’esercizio chiuso al 30 giugno 2017.
A livello consolidato, il valore della produzione al 30 giugno 2017 si attesta a Euro 98,99 milioni ed è aumentato di Euro 7,34 milioni rispetto all’esercizio precedente. Tale variazione è dipesa principalmente dai maggiori introiti rivenienti da diritti televisivi grazie ai migliori risultati sportivi ottenuti. L’aumento del fatturato e la contrazione dei costi ha permesso, per la società di Claudio Lotito, un ritorno all’utile per complessivi 11,3 milioni di euro, in netto miglioramento rispetto al rosso di 12,63 dell’esercizio 2016.
Bilancio Lazio 2017, il fatturato
Il fatturato al 30 giugno 2017 è costituito da ricavi da gare per Euro 7,63 milioni, diritti TV ed altre Concessioni per Euro 73,41 milioni, sponsorizzazioni, pubblicità, royalties per Euro 13,31 milioni, ricavi da merchandising per Euro 1,23 milioni ed altri ricavi e proventi per Euro 2,67 milioni.
Per quanto riguarda il player trading, nell’esercizio al 30 giugno 2017 la Lazio ha realizzato plusvalenze per complessivi 28,5 milioni di euro.
Bilancio Lazio 2017, i costi
I costi, al lordo delle componenti non ricorrenti, sono aumentati complessivamente di Euro 10,90 milioni rispetto alla stagione precedente, principalmente per la voce “Ammortamenti dei diritti alle prestazioni sportive dei calciatori” a seguito degli investimenti effettuati e per la voce “Altri ammortamenti ed accantonamenti” a seguito di svalutazioni di diritti alle prestazioni di tesserati, rivenienti da sentenze sportive, e di accantonamenti a fronte di richieste da parte di terzi.
La seguente tabella ne evidenzia la composizione (in milioni di euro):
Il decremento del costo del personale è dovuto principalmente alla riduzione della componente retributiva fissa riconosciuta ai tesserati. La voce “Altri costi di gestione” presenta un incremento dovuto, in gran parte, ai maggiori costi sulla gestione dei diritti alle prestazioni sportive dei calciatori. L’aumento della voce “Ammortamenti diritti prestazioni” è conseguenza della campagna acquisti effettuata nella sessione estiva di calcio mercato.
L’aumento della voce “Altri ammortamenti e accantonamenti” è dipesa dalle svalutazioni dei valori dei diritti di quattro calciatori a seguito sia del loro allineamento ai valori di cessione realizzati nei mesi successivi alla chiusura dell’esercizio e sia a sentenze sportive.
Gli “Oneri finanziari netti” presentano un incremento dovuto principalmente a interessi passivi, per i maggiori finanziamenti auto liquidanti ottenuti, ed a maggiori oneri di attualizzazione. Il Patrimonio Netto è positivo per Euro 20,30 milioni. La posizione finanziaria netta risulta negativa per Euro 43,73 milioni, con un incremento di Euro 16,89 milioni, rispetto al 30 giugno 2016, dovuta principalmente ai finanziamenti auto liquidanti ottenuti per garantire la flessibilità di cassa.
Bilancio Lazio 2017, le plusvalenze nell’estate 2017
Gli affari dell’estate 2017 spingono l’esercizio al 30 giugno 2018 già verso il segno positivo. “I proventi realizzati dalla cessione dei diritti pluriennali alle prestazioni sportive dei calciatori nella prima sessione della stagione in corso lasciano ragionevolmente presumere il conseguimento di risultati futuri di esercizio positivi, con il pieno rispetto degli impegni finanziari assunti”, si legge nel comunicato della Lazio. Successivamente al 30 giugno 2017, infatti, sono stati “ceduti i diritti alle prestazioni sportive di sette giocatori a titolo definitivo, con una plusvalenza di Euro 60,60 milioni”
Quando un bilancio di una società di calcio risulta in utile SOLTANTO a causa delle cessioni, non mi sembra affatto un bel risultato…
dal punto di vista sportivo e tecnico, si capisce, non da quello economico. Non è possibile rinforzarsi cedendo, questo lo capirebbe anche un cavernicolo.
Comunque rispetto ai 171 milioni di fatturato della Roma siamo messi molto male per non parlare dei 400 e passa milioni della Juve e i 350 del Napoli. Cosa pretendiamo in queste condizioni? Rispetto a simili colossi siamo poco più che provinciali