L’inizio della Serie A 2017/2018 non è stato particolarmente roseo dal punto di vista degli ascolti tv.
Come evidenziato da Calcioefinanza.it nei giorni scorsi l’avvio ha fatto registrare un -8% rispetto alle prime 6 giornate dello scorso anno.
Serie A, partenza lenta per gli ascolti tv: – 8% rispetto alle prime sei giornate del 2016/17
E le reazioni non si sono fatte attendere.
Secondo quanto riportato da il Sole 24 Ore, infatti, Sky e Mediaset hanno scritto due lettere alla Lega di Serie A per lamentarsi della formazione dei calendari.
Un atto che è anche preventivo in vista della cessione dei diritti del prossimo triennio. A preoccupare in questo senso è la necessità di far crescere il prodotto all’estero, con alcune concessioni alle emittenti in termini di fasce orarie e scelta delle gare da anticipare o posticipare.
Mentre Mediaset avrebbe mandato una vera e propria diffida legale, Sky avrebbe chieto con toni più pacati di rivedere l’architettura dei calendari.
Alla base ci sta la ferma contrarietà alla pianificazione dei match, in particolare le nuove finestre orarie del sabato alle 15 e di domenica alle 18 che non erano previste nel bando 2015/18.
L’altra lamentela riguarda il fatto che nelle fasce serali sono state giocate fin qui partite non di primissimo piano a discapito dei big match.
Una distribuzione considerata pregiudizievole per gli investimenti fatti.
Al centro dell’attenzione soprattutto Inter e Milan che nella loro ottica di esposizione in Asia preferiscono orari pomeridiani.
Ma anche Tim e Eleven Sports, che hanno lanciato le nuove offerte a prezzi di forte richiamo.
Colpo Sportube, c’è la Serie A in diretta streaming: subito Milan – Roma
Inoltre, c’è il problema di Serie A tv, il canale della Lega, al quale con questo calendario va un numero maggiore di match di cartello che di solito andavano in prime time.
Mediaset, come detto, diffida la Lega dal continuare con questo approccio e minaccia azioni legali. Sky punta sulla moral suasion per ottenere però lo stesso risultato.
Il bando 2015/18 prevede che le “finestre” del campionato di Serie A di norma sono un anticipo il sabato alle ore 18, un anticipo il sabato alle ore 20.45, un anticipo la domenica alle ore 12.30, sei gare alle ore 15 della domenica e un posticipo alle ore 20.45 della domenica.
La Lega Serie A ha però la facoltà di apportare modifiche a propria discrezione “dandone comunicazione ai Licenziatari con il massimo anticipo possibile”, come ad esempio sostituendo l’anticipo del sabato alle ore 18 e/o l’anticipo della domenica alle 12:30 con uno o due posticipi, il lunedì, ovvero programmare, in alcune giornate, una gara il sabato pomeriggio alle ore 15.
Inoltre, si legge nel bando 2015/18, “La scelta delle gare da programmare in anticipo e posticipo e degli orari di inizio di tutte le Gare della Giornata compete esclusivamente e insindacabilmente alla Lega Calcio Serie A, che farà comunque ogni ragionevole sforzo per evitare che ci siano contemporaneità tra Eventi negli anticipi e posticipi”.
A me pare che gli ultimi due paragrafi dell’articolo taglino la testa al toro.
[…] Sky e Mediaset, lettera alla Serie A: nel mirino orari partite e offerte … Calcio e Finanza […]