La scorsa settimana Cristiano Ronaldo ha invitato Rio Ferdinand, suo compagno di squadra ai tempi del Manchester United, nella sua casa di Madrid. I due ne hanno approfittato per fare una lunga chiacchierata su quello che CR7 ha fatto finora con la maglia del Real, dove è approdato nell’estate del 2009. Non è mancata una riflessione su come sia cambiata la vita del fuoriclasse portoghese dai tempi di Manchester, sia a livello umano, sia come calciatore.
La discussione ha riguardato anche le ultime scarpe che è possibile vedere ai piedi di CR7, le Nike Mercurial: Chapter 5 Cut to Brilliance, che presentano proprio il logo di CR7.
Questo ha portato alla realizzazione del video intitolato proprio “The conversation”. Qui abbiamo la possibilità di ripercorrere alcuni momenti salienti della carriera del giocatore. Al termine del filmato è presente anche un piccolo cameo del piccolo Cristiano Jr.
Al momento del suo approdo a Manchester Cristiano era davvero giovane, aveva solo 18 anni ed era particolarmente timido. Non appena l’ha visto giocare, Rio Ferdinand è stato però letteralmente conquistato dal talento dell’attaccante. Era praticamente impossibile non notarlo.
Semplicemente vedendolo giocare era facile immaginare quale destino avrebbe atteso Ronaldo: grazie alle sue giocate avrebbe potuto diventare il più forte del mondo. Restava solo da capire se avesse la mentalità per affermarsi ad alti livelli. I risultati raggiunti nel corso della sua carriera hanno dissipato ogni tipo di dubbio.
Cristiano, infatti, sin da subito si è dimostrato coraggioso. Era lui a chiedere ai compagni il pallone, senza alcun timore di provare giocate anche piuttosto difficili. Un’altra caratteristica che lo ha distinto rispetto ad altre giovani promesse è stata poi la voglia di allenarsi e migliorare costantemente. Questo gli ha permesso di diventare quello che è ora.
Ora CR7 può essere considerato un vero esempio a cui ispirarsi per i giovani calciatori che si stanno affermando nel panorama attuale. Tra questi, ci sono certamente Demblè, Mbappè e Rashford.