Per ora fumata nera per la nuova modalità di ridistrubuzione dei diritti tv in Premier League. Nel vertice di oggi con tutti i 20 club presenti, infatti, il discorso è stato rimandato alle prossime riunioni.
La volontà dei grandi club è quella di rivedere il modello attualmente in vigore. Un modello che piace a tutti per equilibrio e possbilità di premiare chiunque, ma non alle sei grandi (le due di Manchester, City e United, le tre di Londra, Spurs, Arsenal e Chelsea, più il Liverpool) che sono già andate all’attacco per rivedere le regole di distribuzione, in particolare la suddivisione dei diritti esteri.

Fin dalla creazione della Premier League, i club si sono suddivisi in parti uguali i diritti tv provenienti dall’estero: nell’ultima stagione, le squadre si sono divise complessivamente 780 milioni di sterline, pari a circa 39 milioni di sterline ciascuna. Da l’obiezione dei primi sei club è forte. Da tempo stanno chiedendo di avere una fetta più ampia sostenendo che sono i loro marchi leader a dare alla Premier il suo profilo internazionale.
La nuova proposta prevederebbe una suddivisione per merito dei ricavi da diritti tv internazionali e non più in parti uguali. In sostanza, la distribuzione dei soldi verrebbe effettuata in base alla posizione della squadra in classifica: dal punto di vista pratico, l’ultima classificata nella scorsa stagione avrebbe incassato 25 milioni di sterline invece dei 39 della distribuzione in parti uguali.

Una novità di cui si è discusso nell’incontro di oggi, in cui le società al termine del vertice si sono accordate per continuare nel discussioni nelle prossime settimane, per avvere ad una proposta univoca per cambiare il modo in cui ricevono soldi dai diritti tv esteri.
I club non hanno respinto le proposte relative alla distribuzione dei ricavi internazionali per i diritti tv, ma hanno semplicemente accettato ulteriori discussioni sul tema. Nove club attualmente sarebbero a favore del nuovo modello in base alla classifica, ma sono necessari quattordici voti a favore per modificare lo statuto. La proposta delle sei big troverebbe l’appoggio anche di Everton, West Ham e Leicester, mentre Stoke City e Crystal Palace starebbero guidando il fronte opposto.