Con la legge di Bilancio le risorse dei diritti tv saranno ripartite tra i club di calcio di serie A in base a criteri nuovi, che assicurano anche maggiore “equità” e portano dal 40 al 50% la percentuale da distribuire in parti uguali tra tutte le società. Lo ha sottolineato il ministro dello Sport, Luca Lotti, in occasione del convegno dei Giovani imprenditori di Confindustria.
“La legge Melandri aveva stabilito che il 40% della distribuzione dei diritti televisivi era in parti uguali, ora la percentuale è elevata al 50%”, ha affermato. Per l’altro 50% “i criteri, prima considerati non misurabili, oggi hanno dei parametri fissi: quello dei punti in classifica e dei campionati degli ultimi cinque anni. Credo che anche le società più piccole – ha detto Lotti – saranno contente di apprezzare una redistribuzione in termini più meritocratici” e allo stesso tempo “c’è una fetta della percentuale di ripartizione in parti uguali che aumenta”.

Secondo quanto riporta la Gazzetta dello Sport, inoltre, cambierà anche la quota riservata oggi agli ormai noti “bacini d’utenza”. Tra il 50% da distribuire in criteri oggettivi, una quota del 20% dovrebbe essere riservata al “radicamento sociale”.
Un concetto determinato, secondo quanto recita il terzo comma dell’articolo 1 del pacchetto di disposizioni da inserire nella legge di bilancio 2018, «sulla base del pubblico di riferimento di ciascuna squadra, tenendo principalmente in considerazione il numero di spettatori paganti che hanno assistito dal vivo alle gare casalinghe disputate negli ultimi tre campionati».

Un criterio, quindi, misurabile, in attesa di capire se verranno calcolati gli spettatori complessivi o magari in relazione alla capienza dei vari impianti. La rivoluzione dei diritti tv in Serie A, comunque, pare essere iniziata.
Il fatturato della Juventus degli ultimi 3 anni si basa su plusvalenze e sui ricavi Champions.
Quindi nei prossimi anni o vendi grandi giocatori (i primi 2 che vengono in mente dybala ed alex sandro)ogni anno oppure non fai mercato. E se un Dybala ti viene a bussare la porta con una offerta di contratto da 12 – 15 milioni l’anno sei costretto a cedere
Se i diritti esteri della serie A sono stati venduti a queste cifre è solo per merito della Juventus, e i presidenti della serie A dovrebbero riconoscerlo.Ha totalmente ragione de laurentiis, scandaloso che il presidente della principale danneggiata da questa situazione , il presidente della Juventus A-Agnelli non intervenga. Vengono vendute a cifre enormi partite che all’estero e in Italia non vede nessuno tra il 70% delle squadre medio piccole che partecipano alla serie A. In compenso queste squadre hanno un mare di soldi nonostante lo spettacolo di stadi e di tecnica che offrono settimanalmente. Le partite della Juventus clou in Asia non vengono trasmesse per il fuso orario, ed è inamissibile che nessun dirigente della Juventus abbia agito considerando ciò che è determinanente per la diffusione del brand Juventus
se il pubblico di riferimento di ciascuna squadra è basato sugli spettatori paganti, è chiara la truffa nei confronti della Juve. Paradossalmente il Napoli potrebbe avere più soldi avendo un ventesimo dei tifosi. Una vera truffa.
Inoltre il fatto di non aver mai investito nello stadio risulterebbe un vantaggio, potendo contare su una capienza superiore (gli stadi storici e obsoleti hanno capienza da 60.000 spettatori in su, molto superiore a quelli moderni). A questo punto conviene tenersi lo stadio vecchio, regalare i biglietti per riempirlo, e fare il pieno dei diritti televisivi. Proprio una bella politica meritocratica !