La Federazione internazionale dei calciatori professionisti FIFPro ha accettato di ritirare la propria sfida legale contro l’attuale sistema di trasferimento dei giocatori davanti alla Commissione europea dopo aver raggiunto un accordo con la FIFA per riorganizzare l’attuale modello del calciomercato.
In una dichiarazione congiunta, le due organizzazioni hanno dichiarato che la FIFA ha accettato di istituire una task force a lungo termine per esaminare i cambiamenti essenziali delle regolamentazioni per quanto riguarda i trasferimenti e, a breve termine, di trovare una via per facilitare i giocatori a lasciare i loro club se non vengono pagati in tempo: i giocatori potranno infatti lasciare il club dopo due mesi senza stipendio o in caso di comporrtamenti lesivi della propria professionalità, come il fatto di essere messi fuori rosa e costretti ad allenarsi da soli. Un accordo che segue 18 mesi di trattative tra le parti, come spiegato dalla stessa FIFA in un comunicato.

Al centro delle iniziative congiunte non ci sarà solamente la revisione dell’attuale sistema di trasferimenti, creato dalla FIFA nel 2001. Si lavorerà anche per l’istituzione di camere nazionali di risoluzione delle controversie e l’esame dei requisiti minimi di contratto con tutte le parti interessate a livello mondiale. La salute e la sicurezza dei giocatori verranno affrontati, in particolare in relazione al calendario internazionale delle partite, che verrà discusso con tutti gli stakeholder. Inoltre, FIFA e FIFPro si impegnano a rispettare i diritti umani riconosciuti a livello internazionale, inclusi quelli applicabili al calcio professionistico, nonché promuovere la parità e gli interessi delle giocatrici e la crescita del calcio femminile professionistico .
“Oggi è una pietra miliare per il miglioramento della governance globale del calcio professionistico – le parole di Gianni Infantino, presidente della FIFA – . Sono state trattative complicate con i principali stakeholder e ognuno ha fatto compromessi ma alla fine l’accordo è vantaggioso per tutti e a vincere è il calcio. Non vedo l’ora di vedere lo stesso approccio collaborativo per le discussioni che iniziano ora per una revisione più ampia del sistema di trasferimento. Tutte le parti – associazioni, confederazioni, giocatori, club e leghe – hanno un ruolo importante da svolgere in questo processo”.

“Questa comprensione reciproca ha contribuito a mettere in atto i più grandi cambiamenti alle regole del trasferimento del calcio dal 2001 – il commento di Philippe Piat, presidente di FIFPro -. Mentre i club delle leghe più ricche trattano bene i propri giocatori, esistono altre leghe in cui i diritti di lavoro dei calciatori vengono regolarmente ignorati. Queste modifiche alle regole contribuiranno a proteggere i 60.000 giocatori che FIFPro rappresenta contro i trattamenti ingiusti che subiscono”.