I mondiali di calcio Brasile 2014 hanno pesato anche sullo shopping on line perchè le vittorie e le sconfitte hanno dirottato le scelte dei consumatori. Basti pensare al +75% di transazioni registrato per i retailer tedeschi il giorno successivo alla vittoria, al +29% per gli argentini e al passaggio da +9,1% per i brasiliani che è diventato improvvisamente -17% dopo l’incredibile semifinale. «Vincere o perdere una partita al mondiale diventa ufficialmente un elemento discriminante per gli acquisti on line» sottolinea l’indagine condotta da MyThings, la società per le soluzioni di display advertising.

E l’Italia?

Riguardo l’Italia, dopo la vittoria con l’Inghilterra, nel Bel Paese le conversioni solo salite del 25%, per un aumento della spesa del 16,7%; la sconfitta con il Costa Rica ha segnato un -5% sia delle conversioni che della spesa, mentre dopo la partita con l’Uruguay le conversioni sono diminuite del 6,7% e la spesa è calata del 19,7%. In media, dopo le sconfitte si è rilevato un -5,8% di conversioni e un -12,4% della spesa totale. I dati sono stati elaborati dallo studio di 500 milioni di utenti unici che hanno effettuato più di 10 milioni di acquisti on line da oltre 200 siti di e-commerce, nel mese che va dal 15 giugno al 14 luglio 2014. «Ogni nazione rientrata nello studio è stata esaminata separatamente dalle altre, una comparazione -sottolinea MyThings- è stata fatta solo per confrontare cosa è successo nel giorno successivo ai match rispetto alla media dei giorni delle due settimane precedenti».

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Alberto Lattuada è nato a Milano e da sempre è appassionato di calcio e finanza. Ha scritto per diversi siti specializzati nel mondo del calcio e del forex. Dal novembre 2013 dedica anima e corpo allo sviluppo e alla crescita del portale CalcioeFinanza.it