Parte oggi e si concluderà il 18 luglio prossimo il periodo d’offerta relativo all’aumento di capitale di 100 milioni della Roma. Agli attuali soci del club giallorosso saranno offerta 2 nuove azioni per ciascuna azione posseduta al prezzo unitario di 0,377 euro (0,96 euro il prezzo di chiusura di venerdì 27 giugno). I diritti d’opzione associati alle azioni possedute prima dell’avvio dell’offerta potranno essere negoziati in borsa da oggi fino all’11 luglio prossimo.
Il successo dell’operazione è ampiamente scontato, considerato che il socio di maggioranza Neep Roma Holding, il veicolo controllato da James Pallotta e dai suoi soci e partecipato da Unicredit, ha già versato nelle casse della società tutti 100 milioni necessari a coprire l’ammontare dell’aumento. Pertanto, se il mercato e i piccoli azionisti decidessero di non seguire l’operazione, Neep Roma Holding potrebbe incrementare la propria quota, attualmente pari al 78%, portandola oltre il 90%.
Se così fosse, la stessa Neep, “in conformità alle disposizioni di cui all’articolo 50 del Regolamento Emittenti, comunicherà alla Consob ed al mercato, entro dieci giorni, l’intenzione di ripristinare il flottante o meno”. Potrebbero pertanto crearsi le condizioni per procedere al successivo delisting del club.
Le risorse incassate con l’aumento di capitale serviranno a ripristinare il patrimonio netto, eroso dalle perdite degli ultimi due esercizi, che al 31 marzo 2014 era negativo, a livello consolidato, per 61,1 milioni. Con le altre risorse rinvenienti dall’aumento la società presieduta da Pallotta intende invece finanziare gli impegni di cassa a breve termine.
In particolare, secondo quanto riportato nel prospetto informativo dell’aumento di capitale, prima dell’esecuzione della ricapitalizzazione, la Roma “ritiene di non disporre di capitale circolante sufficiente per coprire il fabbisogno finanziario complessivo netto del gruppo per i 12 mesi successivi alla data del prospetto pari ad euro 108 milioni. È intenzione dell’Emittente utilizzare i proventi netti di cassa rinvenienti dall’aumento di capitale che, in caso di integrale sottoscrizione, sono stimati in circa euro 21 milioni, per contribuire alla copertura del suddetto fabbisogno finanziario netto del gruppo”.
L’esercizio 2013/14, caratterizzato dall’ottima prestazione di Totti e compagni nell’ultimo campionato di Serie A, con il secondo posto dietro alla Juventus che è valso al club la qualificazione diretta alla prossima Champions League, dovrebbe infatti chiudere con una perdita netta, inferiore a quella del 2012/13, ma comunque di notevole entità.
Secondo i dati riportati nel prospetto informativo, infatti, nel corso dell’esercizio 2013/14, nonostante la gestione operativa del parco calciatori, grazie all’ottimo lavoro sul mercato del direttore sportivo Walter Sabatini, abbia avuto un impatto positivo sui conti per 35,8 milioni di euro, il costo del personale tesserato è cresciuto del 10% rispetto alla stagione 2012/13, anche alla luce dei bonus individuali riconosciuti ai calciatori a seguito del raggiungimento della qualificazione alla Champions League 2014/2015.
La qualificazione alla massima competizione europea per club si tradurrà tuttavia in maggiori ricavi per la Roma, che il management del club giallorosso ha stimato, come proventi minimi tra bonus e market pool, in circa 31 milioni di euro.
La stagione 2014/15 sarà dunque fondamentale per la Roma sia dal punto di vista sportivo, con la squadra di Rudi Garcia che dovrà confermare quanto di buono fatto nell’ultimo campionato, sia dal punto di vista economico finanziario. L’entrata in vigore del regolamento Uefa sul Fair Play Finanziario, per quanto edulcorato per evitare che alcuni club come PSG e Manchester City rimanessero esclusi dalle competizioni europee, impone infatti alla Roma di raggiungere in breve tempo il pareggio di bilancio.
Da questo punto di vista è lo stesso club giallorosso ad affermare di non essere in regola con il regolamento Uefa, confermando così le anticipazioni di Calcioefinanza.it dello scorso gennaio (CLICCA QUI PER LEGGERE L’ARTICOLO).